Romagna nascosta

Fotografie di Gaia Giorgini

INTRO

Questo è un omaggio alla terra dove sono nata e ho vissuto per vent’anni, un elogio alle cose semplici che racchiudono un’anima grande.

Al di fuori dell’allegro baccano dei locali e del caos multicolore delle spiagge affollate esiste una Romagna defilata, che non fa rumore, dal cuore che batte lento, all’unisono con le onde del mare.

Se rallenti e cerchi il silenzio, sentirai il solitario fischiettio del pescatore che, appena calate le reti del capanno sul canalino, attende pazientemente di trovarvi mazzancolle.

Se cammini all’alba sulla battigia, incontrerai appartati volti gentili, dai timidi sorrisi e dagli sguardi segnati dal tempo e dalla salsedine, che esprimono più di mille mondi.

Sul porto canale, invece, allegri pescatori saranno orgogliosi di mostrarti le loro barche d’epoca e di raccontarti, rigorosamente in dialetto romagnolo, la loro incredibile storia.

Questa è la mia Romagna.