Francesco Quarato

Nato nel 1991 a Noci, piccolo paese della Puglia, mi trasferisco a Milano a circa 24 anni dopo aver concluso gli studi in ambito economico.

La fotografia arriva nella mia vita per caso, sfogliando un libro in una libreria: si intitolava The Americans e solo dopo ne avrei capito l’importanza.

Dedico molto tempo allo studio come autodidatta, frequentando costantemente workshops, principalmente con Leica Akademie.

La mia ricerca personale è fondata sul fattore umano, sulla quotidianità, sul banale e sull’interazione dell’uomo con l’ambiente che lo circonda. Per questo mi definisco un fotografo di strada con una particolare inclinazione alla fotografia umanista.

Un momento fondamentale del mio rapporto con la fotografia è stato il passaggio all’analogico, il quale mi ha permesso di rallentare, di osservare il mondo senza distrazioni e di essere più cosciente di ciò che intendo raccontare. Essa mi ha insegnato ad accettare le imperfezioni di cui ne è ricca la vita di tutti i giorni.

Mi piace definire le mie fotografie ordinarie e comuni, ma con un preciso intento comunicativo. Negli ultimi anni l’utilizzo quasi esclusivo del colore mi ha aperto a nuove visioni, e William Eggleston ne è la mia fonte d’ispirazione principale.

I miei lavori hanno quasi sempre una progettualità a lungo periodo, ultimo “The London Dispatch” un insolito racconto sulla capitale inglese.

Le storie di Francesco