Fotografie di Shanti Simonetti
Art Director Sabrina Capotorto
Testi di Gloria Ronco
L’intero progetto è un racconto di nostalgia. È una lettera di disperazione e sopravvivenza, visualizzata attraverso le vite di ragazzi qualunque.
“Avevamo conosciuto la libertà nelle fotografie sbiadite dei nostri padri, ma ai nostri padri noi non somigliavamo affatto. Crescendo ci siamo innamorati di Sanguineti. Siamo tutti politici e animali – ripetevamo sempre a cena. La cintura stretta attorno al corpo ci ricordava che il dolore lascia i segni. Eravamo un numero con la virgola, una cifra mai tonda. Vivevamo in un incantesimo, soprattutto quando c’era l’amore. In estate tornavamo nei nostri paesi. Sbucavamo di nuovo tra le croci e i lumini delle nostre vecchie case. Tornavamo dai nostri padri, a loro abbiamo chiesto abbracci e concesso amnistie, con loro abbiamo pianto, davanti a loro abbiamo implorato perdono. Siamo già passato, siamo già anticaglie. Ci ritroveremo presto, in un antiquariato di via Mastroianni, in una lampada o in un vecchio telefono fisso con tasti grandi.
Tutti”
– Gloria Ronco
















