Fotografie di Martino Cortigiani

C’è un luogo poco conosciuto, se non nelle storie per bambini, disegnato come tenebroso, poco sicuro e abitato da creature misteriose. Un luogo in cui due bambini, Gabriel e Gregorio si sono conosciuti. Si sono visti per la prima volta sotto gli alberi di un grande bosco verde e lì, proprio come quel giorno, sono rimasti ad esplorare per molto tempo un luogo mai visto ne sentito se non per sentito dire. Insieme hanno vissuto avventure emozionanti e scoperto così tanto da poter raccontare a me quanto questo posto misterioso potesse nascondere. Le loro tracce rimarranno sui sentieri ed i bastoni delle capanne non crolleranno, i disegni inventati di mille creature saranno testimonianza di un passaggio, di un’avventura. 

Immaginare un mondo diverso in cui vivere è la cosa più bella che Gabri e Greg mi hanno insegnato e grazie a loro il bosco è diventato anche casa mia.

BOSCO FITTO: Gabri e Greg hanno imparato le differenze tra gli alberi, quando cambia il bosco, le foglie.
GABRI IO VADO DI QUA, VIENI? : Spesso Greg ha bisogno di qualcuno con sé. Nel suo coraggio spesso manca sicurezza.
CHI C’E’?: La curiosità spesso ci spinge ad aprire dei varchi.
MOMENTO MIO: Gabri, spesso si ferma e con lo sguardo un po’ perso, osserva.
E TI GUARDO: Anche trovarsi qualcosa o qualcuno davanti non ci spinge a spostare il nostro sguardo.
VERNICE NATURALE: DA cosa nasce cosa, e dal fango nasce la vernice.
INVENTOSO: Sfruttare il vento per un gioco inventato.
L’ANGOLINO: Quella rete è lì da sempre, è bastato un attimo per capire cosa farci.
CANNA DA PESCA: Di là dalla rete c’è il Mensola, un piccolo fiume che fa parte della “mappa”.
NASCONDIGLIO: “maestro Martino, io ti vedo”.
IL MIO RIPOSINO: Non servono letti o materassi per chiudere gli occhi sotto gli alberi.
CASA NOSTRA: La luce che passa tra i rami degli alberi.
LA BUCA: Uno dei luoghi più divertenti del bosco.
ARIA DI BOSCO: Un attimo, in ascolto.
NASO CHE COLA: “Il fazzoletto non mi serve”.