Fotografie di Francesco Serra

Ho vagato, riducendo me stesso ad Isola, alla percezione che ciò che ci circonda sia immateriale, inafferrabile, ancestrale.
Siamo costituiti di acqua, lava e sale. Io uomo, tu donna. Io schiavo del tempo, tu eterna. La tua essenza mi conduce a te per la tua volontà di essermi madre, il mio fiato segue il tempo delle bocche dei tuoi vulcani: sanguinanti, violenti, caldi e passionali. Il tuo istinto è amante del caos ma casa mia è un abbraccio di calma e quiete, desertica come la sola voce che viaggia fino a dissolversi sul mare.
Mi rincuorerai per la mia assenza, ma son certo, senza la tenerezza che riversavi in me attraverso soffi di vento. Tu mi osservi, anche se sei cieca, e io non posso far altro che  specchiarmi sui tuoi occhi inceneriti.