Fotografie di Vito Finocchiaro
Rubrica Fuoriperimetro
L’impoverimento dell’ecosistema sta causando l’estinzione di diverse specie in tutto il Mondo. Il massacro dei Gorilla di Montagna, in Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo, è un grave esempio della scelleratezza dell’essere umano. Giganti buoni, timidi ed intelligenti, tra le specie più affascinanti della Terra, i Gorilla di Montagna hanno il genoma molto simile al nostro. Dinanzi a loro si torna indietro nel tempo, verso le origini primordiali. Mentre osservi le madri giocare con i piccoli o mentre il Silverback vigila sul suo gruppo, le emozioni ti invadono l’anima come se ci si trovasse di fronte ad un nostro simile. Allo stato attuale se ne contano circa 1000esemplari, grazie agli sforzi congiunti, per la conservazione della specie, tra i Governi dei Paesi interessati e le svariate Associazioni Internazionali che promuovono il Turismo sostenibile.
Volcanoes National Park, Rwanda. Una guida del parco, accompagnata dai trackers, localizzatori di gorilla, guarda in alto. Il suo sguardo indica che il contatto con i Primati è imminente.
Bwindi Impenetrable National Park, Uganda. Quello di Bwindi è uno degli ecosistemi più ricchi dell’Africa, si trova nel sud-ovest dell’Uganda, vicino al Parco Nazionale dei Virunga. A causa della sua ricca biodiversità, nel 1991, il parco è diventato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Al suo interno vengono tutelati i gorilla di montagna, una specie in via di estinzione.Volcanoes National Park – Rwanda. Un esemplare femmina di Gorilla di Montagna gioca con il suo cucciolo. L’istinto materno non le fa perdere di vista il piccolino che tiene ben stretto sotto l’arto. I Gorilla di Montagna, grandi e misteriosi, sono una rarissima specie a rischio di estinzione. Sono circa 880 in tutto gli esemplari rimasti, che si possono osservare nei Parchi dell’Uganda, del Rwanda e del Congo. Da sempre i gorilla vengono considerati gli animali più affascinanti del Pianeta, sia per l’intelligenza spiccata, sia per il fatto che quasi il 95% del loro DNA è simile a quello dell’uomo. La loro estinzione comprometterebbe l’equilibrio naturale dell’ecosistema nel quale essi vivono.Volcanoes National Park, Ruanda. A bordo di fuoristrada i rangers trasportano i turisti all’interno della foresta per l’incontro con i Gorilla di Montagna. Il terreno è irregolare. Le auto percorrono strade sterrate che attraversano villaggi fatti di piccole proprietà coltivate con cereali poveri.Musanze, Rwanda. Situata nella parte nord-occidentale del Paese, è la città di accesso al Volcanoes National Park, dove si trovano i Gorilla di Montagna. La vicinanza al Parco ha incrementato l’economia di tutta la città, essendo diventata una meta turistica popolare per i visitatori provenienti da tutto il mondo. Queste riserve naturali protette hanno creato opportunità di lavoro, riducendo il tasso di indigenza delle comunità locali ed attivando incentivi finanziari per le politiche di conservazione.Distretto di Musanze, Ruanda. Lungo il pendio della montagna viene bruciata la legna secca per fare il carbone. Una parte viene usata per il fabbisogno del villaggio, una parte viene venduta al mercato. Tanti sono i piccoli villaggi costruiti attorno ai Parchi Nazionali. Il turismo che si è creato attorno ai gorilla di montagna ha incrementato, oltre all’economia del Paese, quella delle tribù che vivono ai margini della foresta.Volcanoes National Park, Rwanda. I Rangers e gli abitanti dei villaggi ai margini della foresta incrociano il loro cammino lungo i sentieri che salgono verso la montagna. I Rangers accompagnano le migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo, che vogliono osservare le famiglie dei Primati del parco; gli abitanti dei villaggi portano i frutti della loro terra al mercato. L’indotto turistico generato dai Gorilla di Montagna ha cambiato la vita dell’intero Paese.Bwindi Impenetrable National Park, Uganda. La guida, in mezzo alla fitta vegetazione, ascolta i trackers attraverso il walkie talkie, vuole capirne la posizione. I trackers, i cercatori di tracce, partono alcune ore prima per avvistare la posizione delle famiglie dei gorilla all’interno del Parco.Volcanoes National Park, Rwanda. Un esemplare di Silverback, il gorilla dominante. Il maschio dal dorso argentato, detto silverback, può arrivare ad un peso di 250 chili e raggiungere una statura di 1,70 metri. Ogni gruppo di primati è organizzato secondo una scala gerarchica, dove il silverback è in cima alla piramide e si occupa di proteggere e guidare il resto del gruppo.Bwindi Impenetrable National Park, Uganda. La nebbia caratterizza le foreste pluviali. Quello di Bwindi è uno degli ecosistemi più ricchi dell’Africa, si trova nel sud-ovest dell’Uganda, vicino al Parco Nazionale dei Virunga. A causa della sua ricca biodiversità, nel 1991, il parco è diventato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Al suo interno vengono tutelati i gorilla di montagna, una specie in via di estinzione. L’alto tasso di umidità crea un Habitat perfetto per i Primati, che non amano mangiare foglie e cortecce asciutte. Volcanoes National Park, Rwanda. Un piccolo primate gioca vicino alla madre. Il gorilla di Montagna è la scimmia che geneticamente è più simile all’uomo.Volcanoes National Park, Rwanda. I trackers del parco si assicurano che il percorso per i turisti sia in totale sicurezza. Uno di loro sta attraversando il letto di un torrente quasi secco, passando sulle pietre scivolose per il fango e il muschio. I trackers seguono i gorilla durante tutto il giorno, controllano le varie famiglie, contattano le guide per comunicare la posizione dei primati nel Parco, tengono lontani i bracconieri. Molti di loro sono ex bracconieri, diventati ora attivisti del movimento per la conservazione della specie. Quasi Sono circa 800 gli esemplari di gorilla, i più grandi ed affascinanti, che generano turismo portando milioni di dollari l’anno in tutto il Paese. Il Ruanda, uscito 26 anni fa dalla violenza del genocidio, adesso, è risorto.Volcanoes National Park, Rwanda. In mezzo alla vegetazione di bambù i gorilla giocano sotto l’occhio vigile del Silverback, il capogruppo dal dorso argentato. Il Silverback ha il ruolo di guidare gli altri gorilla in luoghi sicuri dove possono nutrirsi e riprodursi. Il gorilla di Montagna è la scimmia che è più simile all’uomo sia geneticamente sia per il comportamento.Bwindi Impenetrable National Park, Uganda. Alle 7.00 del mattino i portatori fanno il briefing all’ingresso del Parco. Ad ognuno di loro viene affidato il bagaglio di un turista. Molti di loro sono ex bracconieri ed ex cacciatori. Con il Turismo sostenibile la loro vita, oltre a quella di tutto il Paese, è cambiata. Un turismo socialmente responsabile che per le comunità locali rappresenta un modo per vivere vicino ai Primati senza entrarvi in conflitto.Volcanoes National Park, Rwanda. Un piccolo di gorilla sdraiato sulla madre. Il suo sguardo sembra quello di un neonato. Quello sguardo che stabilisce il profondo legame con la mamma e attraverso il quale impara a conoscere l’ambiente circostante.
Volcanoes National Park, Ruanda. I portatori, gli uomini che trasportano gli zaini dei turisti durante il Gorilla Trekking, percorrono piccoli sentieri e vanno incontro ai gruppi organizzati dai rangers per la visita al Parco. Molti di loro sono ex bracconieri che, grazie al turismo, generato dai Gorilla di Montagna, hanno abbandonato la loro attività e sono diventati attivisti del movimento per la conservazione della specie.
Volcanoes National Park, Ruanda. Parco. I Rangers e le guide organizzano un briefing durante il viaggio del “Gorilla Trekking”. I Rangers sono armati, per proteggere i turisti da possibili attacchi di animali feroci ma anche da possibili attacchi di bracconieri. Molti di loro sono molto giovani e molti sono ex bracconieri ed ex cacciatori. Con il turismo sostenibile hanno avuto una nuova opportunità di vita e ora sono disposti a sacrificare la propria per difendere i Gorilla. Molto spesso, infatti, sono vittime di imboscate e a centinaia hanno perso la vita tra la vegetazione della foresta. Negli ultimi venti anni ne sono stati uccisi quasi 200.
Volcanoes National Park, Rwanda. Un Gorilla Doctor guarda un video all’interno dello studio veterinario. I Gorilla Doctors si prendono cura dei gorilla, aiutano nel salvataggio e nel trattamento dei gorilla orfani; fanno ricerche sulle malattie dei Primati; si occupano dell’assistenza sanitaria del personale che lavora nel Parco ed entra in stretto contatto con i gorilla.
Volcanoes National Park, Rwanda. Una femmina di gorilla abbraccia il suo cucciolo. La somiglianza con l’essere umano è veramente incredibile. Nell’atteggiamento di questo animale traspare tutta la tenerezza dell’amore materno.
Volcanoes National Park, Rwanda. Un esemplare di Silverback, il gorilla dominante. Il maschio dal dorso argentato, detto silverback, può arrivare ad un peso di 250 chili e raggiungere una statura di 1,70 metri. Ogni gruppo di primati è organizzato secondo una scala gerarchica, dove il silverback è in cima alla piramide e si occupa di proteggere e guidare il resto del gruppo.