Not into You

Fotografie di Alberto Sinigaglia
Testo di Francesco G. Raganato

 

Si decide tutto nei primi secondi di un incontro. Dalla distanza e dalla posizione del corpo nello spazio, dalla prossemica, dai vestiti e dall’odore.  Poi ci sono le circostanze certo: è diverso incontrarsi per la prima volta nel momento del massimo splendore o al contrario, come ci è accaduto, in quello della cupezza. Il 2009 è stato un anno tremendo – concorderai – con i batteri della crisi economica in circolo, le voragini di Expo aperte, e in generale un senso di frustrazione e sfiducia. Cosa sarebbe dovuto nascere con queste premesse? Niente.  Mi hai (ci siamo) rimbalzati, io barricato dietro la mia diffidenza provinciale, tu con un muro grigio e senza appigli per poterlo scalare. Non ho rimpianti e non ce l’ho con te in quanto Milano, sia chiaro. Saresti potuta benissimo essere Berlino o Shangai, ma se non scatta, non scatta. È che certe volte le cose ci si mostrano semplicemente per quello che sono davvero, senza dietrologie o sotto testi, solo che non siamo più abituati a leggere la superficie. Come se leggere la superficie poi fosse sinonimo di superficialità.  Di una cosa ti dò atto però, la tua schiettezza. Che in fondo è quello che ti rende antipatica e attraente allo stesso tempo. Ce lo siamo detti, senza mezze misure: la verità è che non ci piacciamo abbastanza.

 

mmilano città sfinita

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