Dimitar Harizanov
Sono Dimitar Harizanov, nato nel 1985, a Sofia, Bulgaria, ma tutta Milano mi conosce come “il fotografo Spiderman di Milano”. Il mio mestiere è quello dell’operatore su corde: faccio tutti i lavori più pericolosi legati alle corde: test controlli sulle facciate, montaggio di elementi sui grattacieli…
Come Operatore sono certificato ai massimi livelli internazionali, posso lavorare su piattaforme petrolifere, pale eoliche, grattacieli, zone militari, tutti i lavori più pericolosi al mondo, e sono preparato a fare più di 12 tipi salvataggi sulle corde, perché quando succede qualcosa lassù, dobbiamo essere in grado di portare in salvo il ferito in massimo 25min perché l’imbracatura blocca la circolazione della sangue dopo questo tempo .
Mentre lavoro sui grattacieli, indosso una imbracatura con un peso di 10-13 chili, più diversi attrezzi per il lavoro tra i 10-15 chili. Insomma, ogni giorno ho indosso 20-25 chili, a cui si aggiunge la mia macchina fotografica ( Sony Alpha 7 R III) , perchè quando ho un secondo libero faccio una foto.
Quasi per caso, sono diventato il primo fotografo nel mondo dedicato alla fotografia architettura sulle corde e l’unico fotografo che si è calato sui grattacieli di Milano ( Torre Unicredit, Bosco Verticale, Torre Solaria, Solea, Aria, torre Diamante, Gioia 22, Torre Allianz, Torre Generali e etc.)
Per tenermi in forma faccio molti sport estremi: arrampicata, sci alpinismo con snowboard, slackline. Perché devo allenare il mio corpo e la mia adrenalina. Ogni persona della mia squadra ha una capacità diversa ( come i supereroi) e la mia è l’equilibrio, posso caminare su posti dove altri non riescono e anche se ho un corpo sportivo posso entrare nei buchi molto stretti ( abbiamo installato una canna fumaria in un spazio con le dimensioni di un frigorifero però 140m. alto). Praticamente mi mancano alcuni corsi per andare nel cosmo.
Vivo a Milano da 2014, sono venuto in Italia, per fare questo lavoro, perché sono operatore su corde da 2004. Nel 2016 ho visto un’alba incredibile della cima di torre Unicredit 231m. , e da quel momento ho deciso di condividere la mia prospettiva con tutti!
Così ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia. Dal mio lavoro ho imparato una regolare continuo a seguire: Nella vita abbiamo bisogno di condividere sempre! E con la fotografia sonò riuscito di farlo.
Sappiamo che nella fotografia se si cambia un metro, si cambia tutta la prospettiva, ma io sono riuscito trovare una nuova prospettiva non vista di nessuno nella città di Milano. Perché la mia fotografia inizia dal punto di partenza della paura di maggior parte delle persone, e gli altri fotografi si fermano davanti al vetro, ma io iniziò di questo punto e maggior parte dei fotografi più conosciuti della città, stanno utilizzando le mie fotografie per il riferimento delle loro fotografie. La mia prospettiva e simile dal l’occhio dal architetto quando disegna il suo progetto, con una geometria sconosciuta, i riflessi molto particolari con la sensazione di vertigine e geometrie molto asimmetriche. Attaccato sulle corde tutti i giorni sui grattacieli, posso vedere la città in 4 dimensioni, ma anche il cambiamento climatico: i stagioni diversi, le giornate diverse: alba, pioggia, nebbia, sole, smog, arcobaleno, tramonto, notte, la crescita della città.