Marina Caneve

Marina Caneve (1988) si occupa di ricerche visive e nel suo lavoro sperimenta l’utilizzo della fotografia come strumento di osservazione autonomo all’interno di ricerche interdisciplinari. Caneve si interessa maggiormente di complessità, conoscenza, catastrofi, equilibrio e vulnerabilità.

Il suo lavoro èstato esposto in istituzioni nazionali ed internazionali e ha realizzato campagne fotografiche e progetti di ricerca per istituzioni quali MUFOCO, MiBACT, ICCD, Museo Nazionale della Montagna, oltre che per clienti privati.

Combina la pratica artistica con la docenza al Master Iuav in Photography e Spazio Labò.Con il progetto Are they Rocks or Clouds? ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea Reggio Emilia,il Photobook Dummy Award a Cortona On The Move, il Premio Bastianelli ed ènominata per il Prix du livre des Rencontres d’Arles 2020. Il progetto è stato esposto in numerose mostre tra cui le personali a Fondazione Francesco Fabbri e Cortona On the Move nel 2019. Nel 2020 è tra gli artisti selezionati da CAMERA –Centro Italiano per la Fotografia, per il programma internazionale Futures Photographye entra a far parte dell’agenzia MAPS.

Tra le pubblicazioni principali Are they Rocks or Clouds? (Fw:Books), Di roccia, fuochi e avventure sotterranee(Quodlibet), The valley between peaks and stars(Quodlibet), TheShape of Water Vanishes in Water (A+Mbookstore edizioni).Ècofondatrice di CALAMITA/À, una piattaforma interdisciplinare di ricerche sul tema della catastrofe con un focus sul Vajont (2013-ongoing) per cui ha curato numerose mostre e The Walking Mountain (CALAMITA/À).

Ho lavorato per lungo tempo nel quartiere della Caravelle a Villeneuve la Garenne (periferia di Parigi) ad un progetto, 1km, sulle trasformazioni di aree urbane ad alta densità ed in particolare sulla costruzione del punto di vista, per noi, ma soprattutto per gli abitanti. Se ne avrò l’opportunità, in questa occasione, vorrei ripartire da questo punto.

Le storie di Marina