UNKNOWN

UNKNOWN, sconosciuto è il domani.
Sconosciuta rimane un’isola che si mostra – e si cela – a ognuno, a suo piacimento, rivelando cicatrici e tesori nascosti, orgoglio e sofferenza, forza e mistero.
Sconosciute sono le persone ritratte lungo la strada.

Sardegna.
Un’isola così vicina, sprofondata nel blu più profondo del nostro mare mediterraneo, allo stesso tempo lontanissima, di cui si conosce così poco. In quasi 4000 km percorsi in terra sarda l’isola ci ha accolti e ci ha sussurrato le sue storie fatte di silenzi.

C’è qualcosa di potente, lo senti, ne sei attratto, ma non riesci mai ad afferrarlo fino in fondo. È il luogo dove le cose si percepiscono prima di essere capite, dove le braccia sono sempre aperte.
Forse, il segreto è l’equilibrio perfetto in cui l’uomo e gli elementi della natura coesistono, in cui il popolo dei danzatori di stelle ancora si rivolge al cielo con la fiducia e la consapevolezza di essere tutt’uno con l’universo.