Fotografie di Maritza Bianchini
C’è sempre un’altra città.
Una città incantata, stregata rimasta ferma in mezzo al tempo, un mondo sottosopra di un passato in decadenza e di grandi progetti rimasti incompiuti, sogni traditi dalla realtà. Luoghi dove la vita continua sottotraccia, con occupazioni abusive, rifugio degli ultimi, degli invisibili. Una città che non è segnata su nessuna carta, non esiste “ufficialmente” eppure c’è: la raccontano gli scatti di Luoghi Dismessi Project.
L’obiettivo è quello di raccontare, attraverso la mappatura dell’abbandono, una realtà dimenticata fatta di ex fabbriche, capannoni, edifici un tempo orfanotrofi o manicomi, stadi abbandonati, cartiere, acquedotti, oleifici e tutti quei luoghi lasciati a loro stessi e alla mercè del degrado.
Oltre al racconto per immagini di tali realtà attraverso gli scatti delle nostre “escursioni non convenzionali” il fine ultimo è quello di stimolare una riflessione attiva sul tema della rigenerazione urbana da parte della collettività.
Attraverso le nostre pagine social infatti il pubblico può segnalare e condividere i “propri” spazi dismessi andandosi così a creare una mappatura globale che si estende oltre i propri territori di appartenenza e dove ognuno può dar voce ad un luogo dimenticato che fa parte della sua storia, del suo quartiere, della sua infanzia o semplicemente perché ci passa davanti tutti i giorni prima di andare al lavoro e desta la sua attenzione.
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