Fotografie di Alice Jankovic

Lo “spaesaggio” rappresenta un altrove remoto, liberato dagli elementi umani, ma comunque una presenza costante e inesistente, si può creare ovunque e tutto ciò che vi è contenuto risponde unicamente alla sua natura intrinseca. Esaminando il giardino con l’ispirazione delle teorie filosofiche di Foucault sui “contro spazi” e le “eterotopie”, e secondo il concetto di “Terzo Paesaggio” teorizzato da Gilles Clement, possiamo scoprire un’altra interpretazione del giardino, come un luogo che accoglie una diversità esclusa da tutti gli altri spazi, frammenti imperfetti di paesaggio dove inaspettatamente si ricrea spontaneamente il paesaggio naturale.
Non è il giardiniere che crea il giardino ma il giardino che crea il giardiniere! Solo ritrovando una profonda connessione e collaborazione con la natura possiamo creare luoghi capaci di emergere dall’aridità dei paesaggi copia e incolla.

La chimera in botanica è una pianta i cui tessuti derivano da due linee cellulari differenti, che non si limita a una semplice rappresentazione della natura, ma si realizza attraverso un'unità creativa con l'uomo.
Lo spaesaggio può emergere in qualsiasi luogo ed è una manifestazione autentica della propria essenza. Si verifica quando l'uomo rinuncia al suo controllo e permette alla natura di esprimersi liberamente. Quando l'uomo non interferisce più con le piante selvatiche nei giardini, il risultato è una macchia che ne interrompe l'armonia del paesaggio, un campionamento inculto.
Le piante, gli alberi è il filtro da cui dovremmo guardare la vita
In quale momento è diventato più normale considerare l'idea di una parete verde anziché una facciata avvolta da piante rampicanti? Bisogna imparare ad avere un dialogo costante con la natura, ed accettare il suo perenne cambiamento.