adminFotografie di Kyungjun Lee
Il mio lavoro esplora i modelli invisibili della vita urbana, dove persone, luce e città si intersecano per formare ritmi che sembrano casuali ma intenzionali.
Questa serie è nata andando sui tetti di Seul, alla ricerca di una prospettiva nei momenti di incertezza. Dall’alto, il caos della città si attenuava in una coreografia: strade, luci e persone che si muovevano in silenziosa sincronia. Quando mi sono trasferito a New York nel 2018, ho portato quella ricerca verso l’alto, fotografando dai tetti, dagli elicotteri e dai parchi. La distanza non rivelava chi fossero le persone, ma come si muovessero come parte di un diagramma più ampio: connesse ma sconosciute. Col tempo, mi sono rivolto a spazi più tranquilli come Astoria Park e Central Park, dove solitudine, luce e rituali fugaci offrivano nuovi modi di concepire l’appartenenza e la resilienza. Dalle ore d’oro alle giornate nevose, questi momenti mi ricordano che la città, per quanto travolgente, respira con noi.
