Woman in Milan

Le fotografie sono a cavallo tra normalità e circostanza, combinano donne e un luogo reale, ma non necessariamente le donne e i luoghi si sposano naturalmente. L’immagine si fermanel suo dettaglio ogni scena la elaboro con la illuminazione del flash e la luce naturale,l’inquadratura è precisa per ogni scatto, da dietro. Le immagini suggeriscono piuttosto che delucidano una narrazione completa.

“Woman in Milan” è inspirata al cinema di Wim Wenders, Ridley Scott, Tarantino, Hitchcok, Elio Petri, Kubrik, Orson Welles, David Lynch, Almodovar, Truffaut, Fellini, Woody Allen e altri. Le fotografie si costruiscono spontaneamente da 10 a 15 secondi dipendendo dalla scena.

Il mio lavoro si concentra sull’esperienza sociale e soggettiva dell’essere donna. Le fotografie nascono spontaneamente all’interno di percorsi tracciati dall’interrogazione dell’esperienza del corpo in contesti diversi che danno origine alla politica dell’identità e della sua rappresentazione insieme al linguaggio erotico del corpo. La mia visione sviscera la negazione, seziona i confini evocando la molteplicità individuale e la differenza.