MILANO INFORMALE

Fotografie di Federico Bianchini

Un giovane che per studio o lavoro si ritrova a Milano dopo aver visionato una miriade di annunci per soluzioni abitative a prezzi indecenti ha sicuramente vissuto dei momenti di sconforto. Esistono, però, delle alternative sostenibili che rimettono in primo piano il benessere dell’individuo e permettono di vivere all’interno di una società e non solo di una casa. 

La consultazione compulsiva dei gruppi Facebook e l’intramontabile passaparola tra conoscenti non bastano a trovare un posto letto in meno di un mese. Oltre al costo indecente, c’è anche da riflettere sullo scoraggiamento che arriva puntuale dopo una ricerca estenuante su vari canali. Gli scenari che si aprono sono due: allontanarsi dal centro nevralgico della città oppure accontentarsi di quello che offre il mercato, senza troppe pretese. 

È il 2019 e, appena arrivato a Milano, provo un senso di inadeguatezza tale da sentirmi fuori luogo e voler abbandonare un posto senza nemmeno averlo vissuto. Solo per fortuna, ad un giorno dal mio stesso ultimatum, trovo un annuncio di una camera doppia all’interno di un social housing, ad un prezzo calmierato.
Da qui la scoperta di un ventaglio di valide alternative per vivere la città fuori dalla norma, ancora troppo poco conosciute. Con la speranza che non sia più l’eccezione ma la regola, nasce Milano informale. 

FOYER DI CENNI
Margherita è una dei 27 ragazzi del progetto Foyer all’interno del social housing di Cenni di Cambiamento. Lavora come infermiera e ama dedicare il suo tempo ai più fragili. Cercava un posto non distante dalla sua famiglia che le permettesse comunque di affrontare la vita adulta in autonomia. Ha potuto finalmente sperimentare la dimensione paesana anche nella sua stessa città, in cui il vicino è un amico. 

CASCINA AUTOGESTITA TORCHIERA
Dopo una serie di soluzioni abitative anguste, Pe decide di trascorrere le sue giornate in Torchiera. Solo uno spazio proficuo come questo gli permette di soddisfare tutti i suoi bisogni: dall’allenamento mimico, all’artigianato, passando per il giardinaggio e la cucina. Solitamente è lui che prepara la famosa cena popolare con menu vegani. Di notte trova riparo nel suo camper parcheggiato proprio lì di fronte. 

PRENDI IN CASA
Una giovane studentessa fuorisede di Napoli e una vivace pensionata di Sesto Marelli anche se non imparentate possono vivere insieme. È il caso di Rania e Cristina che si sono scelte per condividere gli spazi di un appartamento al quinto pianto di una storica palazzina. La grossa differenza d’età non è un limite per due come loro che condividono l’interesse per la lettura, la cultura araba e gli animali.

SPAZIO MUTUO SOCCORSO
È la storia di un gruppo di compagni che sono insieme da almeno dieci anni. La scelta del collettivo di non raccontare la quotidianità di un solo individuo rispecchia a pieno lo spirito con cui i ragazzi e le famiglie vivono questo spazio occupato. Dal più vecchio Cantiere al più recente SMS la prerogativa è sempre quella di una rivendicazione del diritto alla città e all’abitare. 

CARBONIA 3
Simone arriva in città per terminare gli studi in scienze motorie. Dopo vari tentativi, trova un alloggio a Carbonia 3, in un nuovo stabile sito a Quarto Oggiaro. Insegna educazione fisica in due scuole nell’hinterland milanese e instancabile, una volta tornato a casa, aiuta nei compiti i figli delle famiglie straniere arrivate da poco in Italia. Nel tempo libero si allena con la musica rap e raffina la sua tecnica nei piatti della tradizione romana. 

CASCINA LINTERNO
Elia trascorre le sue giornate in centro a Milano fino ai 18 anni, fin quando con la sua fidanzata decide di abbandonare la monotonia della vita cittadina e spostarsi in una cascina nei pressi del Parco delle Cave. Nonostante un contratto da corriere in bici, ogni mattina si sveglia all’alba per dar da mangiare agli animali e lavorare per un’oretta la terra. Nel fine settimana coordina il mercato agricolo in cui partecipano altri produttori locali.