Fotografie di Giacomo Biassoni
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Il Wattenmeer, il mare “fangoso” che divide la costa continentale dall’arcipelago delle Isole Frisòne, è un lungo, stretto canale che parte dai Paesi Bassi e arriva fino alla Danimarca. Si chiama così per via dei suoi fondali e perché, ogni volta che si verifica il fenomeno della bassa marea, diviene un’unica distesa di fango. Questo mare, svuotato di sé stesso, diventa perfino attraversabile a piedi: i “wadlopers” più esperti lo percorrono per chilometri e riescono a raggiungere talvolta le isole normalmente accessibili soltanto via mare.
Queste terre hanno, da sempre, uno stretto rapporto con il mare e da esso dipende il loro destino. Le forti mareggiate e le correnti ne hanno, infatti, determinato la morfologia, essendosi trattato di un fenomeno di erosione della costa continentale e della successiva sedimentazione di enormi banchi di sabbia a largo di quest’ultima. Questi stessi agenti atmosferici espongono le isole a continui cambiamenti, spontandole o addirittura, nel caso di alcune fra queste, cancellandole dalle carte geografiche. 10.000 kmq complessivi riconosciuti Patrimonio naturale dell’umanità tutelato dall’UNESCO, il Mare dei Wadden, con il suo habitat unico, caratterizzato dall’alternarsi costante dell’alta e della bassa marea, garantisce la sopravvivenza a migliaia di specie di animali e piante.
I paesaggi presenti nella raccolta appartengono alla regione tedesca del Nordfriesland, nel land dello Schleswig Holstein, tra le località di Nordstrand, Husum, Sankt Peter – Ording e Helgoland.