L’ ultimo guaritore di sciatica

 

Fotografie di Michael Francalanci

Testo di Francesco Bagattini

Nel XVII secolo, durante la pestilenza che colpì la Sardegna, un gruppo di gesuiti rientrò dalla Cina per assistere i malati. I religiosi portarono con sé sette pratiche di guarigione, meighinas in sardo. La cura della sciatica è l’unica che è arrivata fino a noi, attraverso Francesco e i suoi antenati. Ogni anno, nei periodi di luna calante, Francesco riceve nel suo laboratorio centinaia di pazienti. Per ogni malato raccoglie un ramo di fico, che scorteccia con il coltello di suo nonno. Le preghiere scandiscono il tempo e tranquillizzano il paziente, mentre la fettuccia di fico serve a misurare la coscia registrando i punti dove esercitare una digitopressione. Al termine del periodo di luna calante Francesco getta nel fuoco le fettucce annodate, insieme ai quali si dissolveranno definitivamente i dolori dei suoi pazienti: come non veda più questo, non senta più il dolore.