Al di là del fiume e sotto gli alberi

 

Fotografie di Claudio Imperi

Rubrica Perimetro Roma

Un fiume che attraversa una città è una ferita, lunga, attorcigliata, complicata.

Non segue un percorso preciso e obbliga la città e i suoi abitanti a modificare i propri percorsi assieme a lei. Recide in due la terra.

Ma come ogni ferita, un fiume è anche vena, sangue, vita che scorre. Un fiume è battito, movimento, riferimento.

Per Roma il Tevere è sempre stato ferita e vita, odio e amore che ciclicamente prevalgono uno sull’altro, consegnando a questo smisurato percorso d’acqua quel sentore sempre poetico e immortale.

Nel cammino lungo il Tevere l’uomo si confronta con la Natura e con le vite ai margini.

Si incontra se stessi come esseri umani che devono fare il passo verso il fiume per capire gli altri, per nutrirsi di emozioni, per riprendersi e vivere i suoi luoghi. Perché la ferita può rimarginarsi solo con l’ascolto, di un fiume che scorre, delle vite che scorrono al suo fianco.

Paesaggio naturalistico lungo l’ansa fluviale zona GRA, Roma Sud

Rimessaggio nautico “non convenzionale”

Paint Ball Legion Club

 

Ex Cinodromo Marconi, Davide Kick boxing trainer, con la sua pistola ad acqua, rinfresca i suoi atleti durante gli allenamenti.

Houseboat, una delle tante nella zona nord di Roma

Due amiche passeggiano lungo la banchina fluviale, zona Ostiense, al tempo del Covid

Ruderi ex complesso industriale 

Orti urbani di largo Veratti

Discarica 

Silvio, il Direttore del Circolo tennis Sport Libero

Ex Cinodromo Marconi “ Murales”

Eleonora, prima della sua partita di Padel

Scheletro d’albero dopo un incendio di sterpaglie

Spiaggia libera Tiberis, il Lido del Tevere, ai piedi di ponte Marconi

Area di sosta sulla ciclabile

Streching pre-gara

Approdo galleggiante del Circolo Ondina, zona Prati

Runner

Viadotto che conduce all’aeroporto di Fiumicino

Un momento di relax sotto Ponte Garibaldi, lontano dal caos metropolitano