Fotografie di Patrick Scilabra
A 30 km da Torino, verso le Valli di Lanzo, si trova l’ex miniera di amianto di Balangero-Corio, descritta da Primo Levi nel “Sistema Periodico” come una voragine infernale. La miniera, la più grande d’Europa, fu attiva dal 1918 al 1990, trasformando il paesaggio e la vita dei lavoratori. L’amianto, usato per le sue proprietà ignifughe e isolanti, ha provocato gravi malattie respiratorie come l’asbestosi e il mesotelioma pleurico.
Dopo la chiusura, il sito fu abbandonato, lasciando attrezzature e macchinari a deteriorarsi. Tuttavia, grazie agli interventi di bonifica iniziati nel 2000, oltre due terzi dell’area sono stati risanati, riducendo significativamente i rischi per la salute.
Oggi, la miniera rappresenta un esempio di trasformazione ambientale, con l’obiettivo di garantire un futuro sicuro per la comunità e il territorio circostante.
























