Fotografie di Andrea Lo Maglio
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I Garage, in un certo senso gli hotel delle auto, dove le suite con i servizi in camera sono sostituite da piazzole più o meno larghe, coperte per offrire il maggior riparo, illuminate il giusto, per consentire il parcheggio, colorate per riportarci al piano corretto. Il belvedere viene soppiantato dai piani interrati o da finestre diventate opache, che restituiscono la palette dei colori del mondo esterno senza connotarla con i contorni. É la strada che diventa, spazio, che diventa luogo, è l’esterno che diventa interno, e così facendo porta con sé parte della identità della città, fermandola dentro un edificio. Milano è disseminata di questi spazi, in passato sono stati una necessità, tanto quanto lo sono oggi, e questo li ha resi luoghi degni di indagine. Partiti da un’idea utilitaristica, dalla risoluzione di un problema, oggi si possono rivelare dei veri e propri luoghi di memoria.
Le prime autorimesse sono comparse a Milano intorno ai primi anni ’40, cercando la trasformazione da grandi spazi periferici, planari e orizzontali, a luoghi più vicini al centro, verticali, multipiano. L’apripista fu il celebre Traversi, incastonato in una piccola via adiacente a Piazza San Babila, che proprio in questi anni è oggetto di trasformazione e riqualificazione in spazio polifunzionale. Fu teatro dei ricordi di mille e più occasioni, di sacchetti pieni di shopping dei negozi vicini, come di appuntamenti, in un’epoca dove gli smartphone non erano ancora dentro le tasche dei cappotti.
Dal centro, all’espansione dell’ambiente urbano, la concentrazione che si espanse a macchia d’olio, e la soluzione dei Garage che si ripetè lungo gli anelli concentrici della città. In questi 80 anni di storia, la loro costruzione si è intrecciata con studi di architettura di grande fama, ed imprese familiari che hanno dedicato il loro lavoro alla direzione di questi luoghi. Dopo la seconda crisi petrolifera del ’79 si ebbe il vero boom di diffusione di autovetture, esse divennero molto più di un mezzo di trasporto, ed insieme a loro fiorirono le autorimesse. L’immagine dei Garage si adattò ai tempi, le insegne al neon fiorirono sopra i varchi di ingresso, ripescando da ciò che fu, e luccicando il più possibile per farsi nuotare dai nuovi clienti in cerca di uno spazio per la loro automobile. Tutto questo ha trasformato molte autorimesse in luoghi pieni di storia, che raccontano una Milano di altri tempi, e quelle insegne poste all’entrata sono diventate dei veri e propri passaggi temporali, portali fatti di ricordi o di film immaginari che prendono vita nella mente di chi li attraversa.
I colori, i caratteri, le luci sbiadite e a volte affaticate dagli anni, sono ancora lì. Sono gli ingredienti che una sera mi si sono parati di fronte, inattesi. La camera ha raccolto il primo scatto, ed il progetto ha preso vita.
Marty McFly saliva a bordo di una Delorean per attraversare gli anni, allo stesso modo quei neon, quelle scritte, trasformavano in Delorean tutte le auto che vi passavano sotto, bagnandosi del colore da loro emesso.
Milano è disseminata di luoghi di storia più o meno enciclopedica, lo sappiamo, ma i Garage escono dalla narrativa classica, si presentano come degli outsider sempre uguali a se stessi, delle Delorean pronte a parlare a chi non le raggiunge solo per sfruttarne l’utilità, ma si siede di fronte al loro ingresso, e attende che il regista gridi “azione!”. Oggi buona parte delle insegne sono state soppiantate dal tecnologico led che, più appuntito, riesce a raggiungere l’automobilista più distratto, ma al contempo ha portato via tutta la personalità e la ricerca di chi aveva stupito con il colore, con un font più sofisticato, persino con una certa vena artistica. Per nostra fortuna però, non tutto è memoria, qualcosa ancora resiste, ci sono ancora colori che prendono vita ogni sera, o insegne che ormai troppo stanche, chiedono aiuto ad un faretto posto sopra di loro, per splendere un poco di più.
Possiamo ancora sederci su una Delorean, possiamo ancora raggiungere la Milano poliziottesca o tutta da bere, possiamo ancora trovarci al GARAGE.
via Ariberto
via Bellotti
via Caccialopori
via Cartesio
via Gozzi
via Induno
via Meravigli
via Murillo
via Pacini
via Panzini
via S.Virgilio
via Valle
via Verziere
via Zuretti
Corso Sempione
via Ciaia
via Nerino