Hot Zone

La scoperta della zona del cervello in cui vengono generati i sogni è relativamente recente, si trova esattamente sopra la nuca e prende il nome di “hot zone”. Hot Zone è un progetto visivo che documenta lo svolgimento di un sogno lucido e si serve della fotografia come prova tangibile della sua esistenza. Ho iniziato questo lavoro nel 2019: soffrivo d’insonnia ed ero molto ansiosa per il destino dell’essere umano e per l’ambiente, seriamente compromesso.

Le immagini presenti a livello subconscio vengono trasformate in un percorso visuale in cui ricordi, e allucinazioni si connettono tra loro, dando vita a mondi psichedelici. Il rapporto con la natura è complesso: i luoghi fotografati assumono colori insoliti e si fanno specchio della tensione dell’essere umano nei confronti del futuro della Terra.

All’interno del progetto ci sono immagini di documentazione prodotte da una rete neurale da me creata che cercano di superare i limiti legati alla mente umana.