Fotografie di Giacomo Arrigo
Nella cultura napoletana la presenza del Sacro è continua, quotidiana, incessante, non c’è nulla che non sia inteso come donato dal Sacro. Lo si respira passeggiando per le vie del centro storico, dove predominano rappresentazioni di piccoli altari con al centro la statua della Madonna, Gesù Bambino, o altri miti della religione cattolica, circondati da foto di persone che hanno abban- donato vita terrena per essere accolti dal Regno dei Cieli.
Accanto a questa profonda devozione prende il suo spazio il Profano, delineato da storie prive di fondamento sacro, pura rappresentazione della superstizione e della magia. Il corno, che ogni napoletano tiene in tasca, ti protegge dal malocchio. Basta strofinarlo più volte per rimandare indietro la sfortuna ricevuta da un nemico attraverso l’uso di riti di magia nera. Napoli, affascinante e ammaliante, contraddittoria per natura.
Momenti opposti di vita a Napoli dove un venditore ambulante passa in una via movimentata e resa viva da ristoranti e commensali. Le due classi sociali a confronto.
Un gruppo di ragazzi gioca nell’atrio di ingresso della Basilica San Francesco di Paola. La foto vuole mettere a confronto i due punti cardini della cultura popolare napoletana, il calcio e la religione. Due fedi che si contrastano su alcuni valori e che si accomunano in altri.
Dettaglio di un ristorante napoletano in preparazione in classico stile ottocentesco.
Ritratto di un pescatore napoletano. La fede nella religione è spesso una delle principali cose da portare con se quando si esce in barca, rappresentazione del buon auspicio per la giornata di pesca.
Dettaglio di uno dei vicoli di Spaccanapoli, luogo vibrante ed in costante movimento, epicentro della vita e cultura popolare napoletana.
Ritratto di un artista storico di burattini basato nel centro di Napoli. Il presepe contemporaneo napoletano è uno dei luoghi di massima espressività del contrasto tra sacro e profano. Storicamente e strettamente incentrato sulla religione, nel corso del tempo si è evoluto in un contenitore di culture ed espressioni della contemporaneità, con l’aggiunta di personaggi famosi appartenenti alla società moderna.
Dettaglio di una pescheria nel centro di Napoli. Anche qui il decoro richiama ad elementi provenienti dalla religione cattolica. Quadri, foto e santini arricchiscono il quadro in segno di fede verso il divino e di speranza che l’attività possa essere prosperosa.
Ritratto del genio matematico, personaggio eclettico che impersona la Napoli che ama intrattenere il pubblico in un teatrino di giochi e di folklore.
Bambini giocano a calcio in un vicolo del centro.
Ritratto di un artigiano di presepe e buratini nella sua bottega.
I corni portafortuna sono l’esempio perfetto del contrasto tra sacro e profano. Pur essendo devoti al divino e considerandolo come fautore dei destini delle persone, nella cultura napoletana la presenza del corno scaccia malocchio è molto importante ma comunque in contraddittorio con la fede.
Ritratto
Ritratto di un bambino che calcia un pallone all’ingresso di una delle chiese del centro storico di Napoli.
Ritratto
Statua di Dante, imponente e predominante.
Ritratto di scene di vita quotidiana.
Statuetta di Padre Pio sul cammino che porta alla cima del Monte Trippodi a Ischia.