Stromboli – Afterlife

Fotografie di Giacomo Arrigo

L’isola di Stromboli, seppur isolata e piccola, è comunque uno specchio del mondo e dell’umanità.

Mi sono recato a Stromboli per girare un documentario sulla comunità artistica presente sull’isola e mi sono imbat- tuto, attraverso interviste ed incontri casuali, in un legame unico ed indissolubile che la gente del posto ha con il vulcano.

Nel Maggio del 2022 l’isola è stata colpita da un grosso incendio che ha devastato la foresta sopra il villaggio di Stromboli. L’evento è stato vissuto in maniera molto intensa e dolorosa dagli abitanti che hanno visto sotto i propri oc- chi un fuoco ardente che ha divorato la vegetazione.

Vista su Strombolicchio dal cammino che porta al cratere del vulcano. Si intravedono i rami bruciati dall’incendio ed una verde vegetazione che pian piano riprende vita, risorgendo dalle ceneri di un fuoco che l’ha messa a dura prova.
Salvatore è uno scultore di pietra lavica nativo di Stromboli. Non ha mai lasciato la sua isola. Le sue opere sono in totale connessione con il vul- cano e la natura circostante. Le emozioni che mette nel suo lavoro sono il risultato di uno scambio di energie con la terra vulcanica e la misticità dell’isola.
Vista sul villaggio di Ginostra con dietro il cratere dello Stromboli. Gi- nostra è un villaggio fuori dal tempo, dove aldilà della stagione estiva, ci sono solo 17 persone che la abitano. La pace e la serenità che si respira in questo posto è unica. E’ considerata un luogo di isolamento e di ispir- azione unico per gli artisti.
L’ape è il mezzo di trasporto per eccellenza sull’isola. Fino ad una ventina di anni fà, non c’erano quasi strade sull’isola. Oggi ce ne sono poche e sono più che altro trafficate dalla famosa Ape, scooters e biciclette.
La Sciara del fuoco vista dall’osservatorio all’ora del tramonto. La Sciara del fuoco è un luogo magico, dove i due opposti della natura si incon- trano creando e sublimando energie opposte ma allo stesso tempo complementari.Acqua e fuoco si baciano in un incontro sublime, in un matrimonio che fa nascere un terzo elemento, il fumo che, salendo verso il cielo, unisce terra, acqua e aria.
Dettaglio della Sciara del fuoco e della sua terra che, toccata dai lapilli delle eruzioni, rilascia una sorta di fumata verso il cielo. Il suono dei lapilli che scendono verso il mare unito all’atmosfera mistica creata dalla terra che si alza, teletrasporta lo spettatore verso un ambiente lunare parallelo. Da questo luogo magico si avverte tutta la potenza della natura.
Un pescatore tesse la sua tela prima di imbarcarsi per la pesca notturna. Un lavoro meticoloso e di precisione che richiede tanta pazienza e ded- izione al lavoro. Il tempo sull’isola è un qualcosa di relativo, che passa lento e che insegna l’arte dell’attesa.
L’arte della pesca a rete richiede pazienza e speranza. Viene ancora praticata alla vecchia maniera, nel totale rispetto del mare e dei suoi cicli. Il pesce viene visto come un qualcosa di sacro e prezioso, e come tale va rispettato. I pescatori dell’isola intessono questo rapporto con gli ani- mali del mare che va aldilà della semplice pesca, ma che include anche elementi quali rispetto, tempo, fatica e dedizione
Il raccolto rappresenta il sostentamento, l’equilibrio, il ciclo naturale e l’evoluzione. Il risultato di uno sforzo notevole, ripagato dalla natura se essa stessa viene rispettata ed amata.
Matteo è uno degli artisti presenti sull’isola. La sua sensibilità e la sua arte evolvono e si trasformano in funzione degli eventi che si verificano sull’isola. Ha vissuto l’incendio e l’alluvione in maniera molto intensa, con emozioni che sono esplose dentro di lui. L’esplosione emozionale gli ha causato un blocco creativo che spiega essere il risultato di un’incapacità di canalizzazione di certe energie che si sono susseguite dopo i disastri.
Chiara è un’artista fotografa basata a Stromboli. Ha scelto l’isola per la sua capacità di isolarsi nonostante la comunità viva e attiva che abita il vulcano. Qui riesce a disconnetere, facendosi ispirare dalla natura circostante e dalla lentezza del ritmo di vita. Ha vissuto in prima persona l’alluvione, la sua casa è stata duramente colpita da fango e detriti. Ha visto tutto il suo lavoro di anni andare quasi perduto. In lei rimane la sper- anza di un futuro più consapevole per l’isola di Stromboli.
Salvo è un artista polivalente, anima artistica dell’isola e fulcro di eventi culturali che riuniscono discipline differenti. La sua arte va dalla ceram- ica, alla scultura, ai giochi acrobatici con il fuoco. Ha una connessione intensa e particolare con l’isola. Il fuoco per lui rappresenta uno strumen- to di lavoro tramite la ceramica, ma anche uno strumento di espressione tramite i giochi acrobatici. Il legame tra lui è l’isola è un legame di fuoco, un legame che arde senza mai bruciarlo.

Tutte le foto del progetto sono state scattate in pellicola 35mm utilizzan- do la tecnica del pushing di 2 stops per trasmettere quella misticità tipica del territorio Strombolano. Lo stile abbastanza contrastato e caratter- izzato dalla presenza di grani ab- bastanza forti intende rispecchiare l’atmosfera che ho trovato sull’isola e infondere allo spettatore quel senso di paura e perdizione che la gente del posto ha provato a seguito dell’incendio e dell’alluvione.