Fotografie di Simone Raeli
I notturni sono velocissimi. Corrono tra capolinea e capolinea e questo eterno andirivieni si oppone alla stasi della notte.
Dopo mezzanotte siamo le stesse persone che siamo di giorno ma non si sa perché facciamo un sacco di pensieri.
Forse è il buio, le luci, la temperatura che scende, la luna che mai sono riuscito a distinguere quando è crescente e quando è calante.
Il tempo si espande e si contrae e non esiste più e così quando aspetti un notturno aspetti un momento o mille anni e poi arriva l’N9 ed è pieno di persone che di giorno chissà se le riconoscerei; chissà se queste persone che incontro su quest’autobus e nelle sue fermate e intorno a questo percorso che si srotola sulle vie di Roma sono le stesse che di giorno si incontrano al supermercato al bancone dei salumi o forse di giorno neppure esistono e allora fotografarle prima che l’alba le faccia sparire è l’unica cosa che conta.



















