You Don’t Need Soil To Grow

Fotografie di Benedetta Ristori

“You Don’t Need Soil To Grow” esplora le dinamiche di nomadismo e radicamento nella modernità. La connessione con un luogo è solitamente vista come un’espressione della radice dell’essere umano e dellasua relazione con il mondo che lo circonda.

Nel passato, la realizzazione della propria identità veniva percepita soprattutto in relazione al radicamento nel territorio d’appartenenza.

Secondo la teoria della “modernità liquida” del sociologo Zygmunt Bauman, i cittadini contemporanei abitano un mondo in perpetua metamorfosi, dove le relazioni interpersonali e le identità sono soggette a incessanti mutamenti.

Il passaggio alla modernità ha comportato che fenomeni come l’urbanizzazione e la gentrificazione abbiano modificato la topografia urbana, incidendo sulla tessitura delle comunità e mutando i modi in cui le persone interagiscono con l’ambiente che le circonda.

“You don’t need soil to grow” identifica Berlino come contenitore simbolico per la rappresentazione di queste dinamiche. Caratterizzata dalla forte presenza di “expats”, ovvero di espatriati da diverse parti del mondo, è un esempio del possibile emergere di comunità transitorie all’interno di un contesto preesistente. Tali presenze vengono definite da Bauman come ” flâneurs della modernità liquida”, ovvero come coloro che nel loro continuo vagare danno forma e sostanza alla molteplicità delle esperienze umane.

I ritratti di donne espatriate, di differenti età, di varie parti del mondo (Israele, Inghilterra, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Australia, Brasile, Russia, Filippine) sono colti e fotografati in spazi urbani impersonali per sottolineare la fluidità del legame con il luogo.

In questo scenario, i “Kleingarten” (piccoli giardini) tedeschi rappresentano un ulteriore esempio di come gli individui cerchino di rigenerare equilibrio e comunità in una città in continua evoluzione. Questi spazi verdi comunali, rappresentano un rifugio all’interno della città che li accoglie tra mura di cemento, un luogo in cui poter recuperare una connessione con la terra e una percezione di appartenenza.

Diffusi in Germania e sorti nella prima metà del XX secolo, sono oasi urbane in cui coltivare il proprio orto, interagire con i vicini, riconnettersi con la terra e con una dimensione temporale più stabile e solida.

Questo viaggio tra spazi e figure dà vita a una possibile narrazione sul rapporto tra terra e individuo.

Fino al 12 Giugno avete tempo per sostenere la campagna di pre-ordini per la creazione del libro fotografico ‘You Don’t Need Soil to Grow’

https://www.kickstarter.com/projects/dontneedsoiltogrow/you-dont-need-soil-to-grow

Il progetto, ambientato a Berlino (2021-2023), esplora l’evoluzione del rapporto tra essere umano e ambiente, approfondendo le questioni legate all’identità e all’appartenenza nel paesaggio contemporaneo in continuo mutamento.

Il vostro supporto contribuirà a coprire i costi di stampa, che rappresentano l’ultimo passo mancante, consentendo a questa esplorazione di prendere forma.

Ogni tipo di supporto è benvenuto – se volete condividere la campagna, per favore fatelo!

I sostenitori possono scegliere in esclusiva per questa occasione copie firmate, stampe e sessioni di mentoring online.

Visitate la pagina Kickstarter per ulteriori informazioni.

Grazie mille!