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Gio Blonde

Gio Blonde

LUOGO Via Padova 77, Milano

DURATA15-20 minuti

INFORMAZIONI

  • Venerdì 18 aprile
  • .
  • Fotografare per me significa creare una relazione, un legame. Non solo con il soggetto fotografato bensì con l’ambiente (il suo e/ o dove ci si incontra) il passato (il mio e il suo) i libri che abbiamo letto, i sogni ricorrenti, il sesso praticato, quello desiderato, gli amori che sono nel cuore, quelli che ci hanno lasciato. I fantasmi, le visioni. Le colonne sonore che ci accompagnano.
  • Racconteremo delle storie (la mia e la sua) attraverso la condivisione di esperienze che stimolano dialoghi ma soprattutto una relazione. Con una breve FeelingSession proviamo, attraverso il dialogo ottenuto con domande e risposte (da me preparate) di avvicinarci alle nostre emozioni, prendendo consapevolezza di noi, paure e desideri compresi. Sessione fotografica a seguire. (analogico b&n)
  • Il soggetto dovrá portare con sé un oggetto (libro, feticcio, immagine, qualsiasi …) attraverso il quale possa parlare di sé (qualche parola) attraverso esso e il titolo di una canzone “preferita” che ascolteremo durante la sessione fotografica ( anche io ne condividerò qualcuna).
  • Con la BlindSession (solo nel caso lo riterrò opportuno) proveremo per qualche minuto a chiudere gli occhi allo sguardo e lasciarsi andare al sentimento che sa come vedere anche senza guardare. La comunicazione diventa così più autentica. Impareremo ad ascoltare e a fare nostre tutte le sensazioni ( paura, gioia, tristezza ) che emergono in quei minuti in cui fiducia e controllo sono le variabili fondamentali quando “ il non vedere “ non è più un ostacolo ma un’opportunità.
  • Per fotografare utilizzerò tutto lo spazio a disposizione. Diventerà parte di quella storia.
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  • SELEZIONA LA DATA DEL 18 APRILE E POI SCEGLI IL TUO ORARIO

50,00 

COD: M16-1-1-1-2-1-1-2-1-1. Categoria: Tag:

BIOGRAFIA

Psicologa, performer, fotografa e antimodella. Nata guerriera e libera. Diviene Dea della Verità nella sua seconda vita. La fotografia è stata una “chiamata”, come Gio ama definire il passaggio da una sorta di stato di coma a una rinascita e consapevolezza attraverso i primi autoritratti. È entrata in contatto prima con la fotografia digitale ( 2016) poi con l’analogica. Dopo diversi workshop con Enrico De Luigi, Toni Thorimbert, Jacopo Benassi (con cui ha realizzato la sua prima performance), Settimio Benedusi ed Efrem Raimondi, comincia a scattare di notte tra bagni e rave per arrivare al nudo come linguaggio della verità. Iniziano le sue performance e attraverso le Blindsession, ispirate alla madre cieca, fotografa e comprende che la macchina fotografica è solo un mezzo ed è attraverso lo scambio di energia, cuore e pelle che si può creare trasformazione. Ad oggi le sue performance vengono realizzate durante i workshop fotografici (WildStage, con @wildromagna_2022) che tiene in Italia ma anche in altri paesi europei. Curatrice da tre anni del progetto ( e movimento ) artistico WildRomagna, avviato nel periodo Covid in Romagna, che ha creato incontri fotografici, artistici e relazionali attraverso le varie Call fotografiche, laboratori e Workshop organizzati. Nel 2023 e’ stato realizzato un libro grazie ad una proficua campagna di crowdfunding.
Di notte ogni corpo diventa un verbo con cui Gio si mescola, si offre e si trasforma. Ogni relazione è un Matrix. Ogni fotografia è un trauma. Senza trauma non c’è evoluzione. Senza evoluzione non c’è Amore. Gio provoca l’altro con il suo carattere e il suo nudo progressivo per condurlo alla relazione. L’altro può seguirla o opporsi a lei. Gio si riconosce in ogni specchio di ogni bagno. Di ogni incontro/scontro: gli amanti, quelli mai più rivisti, quelli ignari della seconda vita di Gio, quelli incontrati per caso… ma soprattutto quelli che fanno parte del suo Matrix.

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Descrizione

  • Venerdì 18 aprile
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  • Fotografare per me significa creare una relazione, un legame. Non solo con il soggetto fotografato bensì con l’ambiente (il suo e/ o dove ci si incontra) il passato (il mio e il suo) i libri che abbiamo letto, i sogni ricorrenti, il sesso praticato, quello desiderato, gli amori che sono nel cuore, quelli che ci hanno lasciato. I fantasmi, le visioni. Le colonne sonore che ci accompagnano.
  • Racconteremo delle storie (la mia e la sua) attraverso la condivisione di esperienze che stimolano dialoghi ma soprattutto una relazione. Con una breve FeelingSession proviamo, attraverso il dialogo ottenuto con domande e risposte (da me preparate) di avvicinarci alle nostre emozioni, prendendo consapevolezza di noi, paure e desideri compresi. Sessione fotografica a seguire. (analogico b&n)
  • Il soggetto dovrá portare con sé un oggetto (libro, feticcio, immagine, qualsiasi …) attraverso il quale possa parlare di sé (qualche parola) attraverso esso e il titolo di una canzone “preferita” che ascolteremo durante la sessione fotografica ( anche io ne condividerò qualcuna).
  • Con la BlindSession (solo nel caso lo riterrò opportuno) proveremo per qualche minuto a chiudere gli occhi allo sguardo e lasciarsi andare al sentimento che sa come vedere anche senza guardare. La comunicazione diventa così più autentica. Impareremo ad ascoltare e a fare nostre tutte le sensazioni ( paura, gioia, tristezza ) che emergono in quei minuti in cui fiducia e controllo sono le variabili fondamentali quando “ il non vedere “ non è più un ostacolo ma un’opportunità.
  • Per fotografare utilizzerò tutto lo spazio a disposizione. Diventerà parte di quella storia.
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  • SELEZIONA LA DATA DEL 18 APRILE E POI SCEGLI IL TUO ORARIO