Fotografie di Max Pinckers
Un singolo momento nel tempo percepito da diverse prospettive mette in discussione il mito del “momento decisivo” e la credibilità di un modo di vedere unico e autorevole.
Ispirate da un’esperienza intensificata del tempo e dello spazio in una società in sospeso durante la pandemia, le scene di 2020-MMXX ritraggono momenti di noia, introspezione e delicate interazioni umane.
La fotografia multiangolare è utilizzata come strumento per accentuare la sensazione di tempo dilatato e decostruire l’illusione dello spazio nelle immagini. Attraverso gesti sottili, le immagini rivelano di essere state scattate esattamente nello stesso istante da più fotocamere analogiche azionate simultaneamente.
Queste meta-immagini fanno riferimento ai propri processi di percezione e al rapporto con chi le osserva. Danzando intorno alla fragilità di un momento sospeso nel tempo, ogni punto di vista è unico, rivelando qualcosa che il suo opposto non può rivelare, ricordandoci che c’è sempre qualcosa che la fotografia nasconde, che ci sono altri angoli per ogni storia e storie diverse per ogni angolo.
2020-MMXX è stato realizzato su commissione del Comune di Roma per la Collezione Roma, curata da Francesco Zizola. Max Pinckers e il suo team sono stati invitati a Roma per un mese durante il lockdown dovuto al COVID-19 nel novembre 2020 e hanno avuto carta bianca per creare un’opera nella città che sarebbe entrata a far parte della collezione permanente dell’Archivio Fotografico del Comune di Roma.
Ricerca e produzione di Victoria Gonzalez-Figueras, assistenza alla produzione di Zoe Zizola e Dario Bosio (10b Photography) e assistenza tecnica di Quinten De Bruyn.


















