Fotografie di Michele Cannas

Fittà è una piccola frazione sulle colline di Soave, nell’est veronese. Colline su cui sembra crescere solo l’uva del vino che prende il nome proprio dal borgo. Trentacinque minuti di auto da Verona per giungere in questa zona, in cui le poche case sembrano crescere tra i filari di vite. Lassù, Paolo Pasetto, parroco non-canonico, gestisce, assieme a tanti altri dell’associazione Sulle Orme, una casa di accoglienza e di recupero in una vecchia canonica ristrutturata. Tra i tanti volti, c’è quello di Ahmed. Ahmed è arrivato qui da Vicenza. E a Vicenza ci era arrivato dal Mali, su un gommone. “Ho sempre fatto il pastore di capre, fin da bambino. E mi piace farlo”. Ora fa il suo mestiere nella Coperativa Agricola e Sociale Cascina Albaterra gestita dalla comunità: ogni mattina munge e accudisce cento capre sulle colline del vino. Assieme a lui, don Paolo, che vorrebbe che nessuno lo chiamasse don. Nella comunità sono in tanti, molti sotto i trent’anni. E se glielo si chiede, Ahmed insegna a tutti come fare il pastore. 

Ahmed controlla le capre mentre vengono munte

C., uno dei giovani della comunità, impara a fare il pastore da Ahmed 

Animali dell’aia 

Alba alla cascina 

Ahmed controlla che gli agnelli poppino nel modo corretto 

Don Paolo e il gregge 

Ahmed controlla che gli agnelli poppino nel modo corretto 

Don Paolo e Ahmed dialogano sulla mungitura della mattina 

Nuovo arrivato nella cascina

Ahmed controlla che gli agnelli poppino nel modo corretto 

Ahmed, dopo la mungitura quotidiana, si rilassa per qualche minuto. Alle sue spalle, i campi di vite del Soave 

Don Paolo controlla le capre 

Sguardi in attesa del pranzo 

Indicazioni stradali: Soave e Monte Foscherino 

in attesa del pranzo