THE LAST GRAINS OF SAND

Fotografie di Alessandro Mirai

In Costa Rica, lo sviluppo immobiliare sfrenato lungo le coste continua a divorare avidamente le sabbie dei fiumi, con imprese meccanizzate che ormai detengono il controllo della materia e delle persone che ne dipendono. Gli “areneros” sono i lavoratori artigianali locali che da oltre 100 anni estraggono le sabbie dal fiume Tempisque utilizzando secchi e buoi, in perfetta armonia con l’ecosistema e la sua sopravvivenza. Oggi, gli “areneros” del Tempisque rappresentano l’ultima realtà tradizionale che si oppone alle aspirazioni contrastanti delle braccia meccaniche, le quali stanno lentamente modificando il corso del fiume per soddisfare i criteri di massimizzazione dei profitti. Soggiogati e osteggiati, gli “areneros” sono una realtà destinata a scomparire, come molte altre.

Adeli, chiamato Chicano, è uno dei lavoratori più assidui della cooperativa. Un’immersione dietro l’altra per riempire la barca di sabbia grazie all’utilizzo di un secchio di plastica bucarellato. Di origini nicaraguense, ogni anno vive sei mesi in Costa Rica come lavoratore stagionale.
Dalle prime luci dell’alba, le piccole imbarcazioni di lamiera di circa 4mt percorrono il fiume alla ricerca della zona migliore per la raccolta. L’utilizzo del bastone non serve solo come propulsore e come timone, ma anche per sondare il fondale e trovare cumuli di sabbia meno compatta, più facile da raccogliere.
Comunemente chiamato “oro nero”, questa sabbia è la migliore per qualità per la domanda del mercato immobiliario. Ogni singola barca piena di sabbia viene pagata 8000₡ (circa 15$) e in media un lavoratore adulto riesce a riempirne dalle 2 alle 4 nell’arco della giornata.
Quello degli areneros è un lavoro duro, che garantisce però una paga degna, sebbene le loro prospettive future siano sempre più a rischio dal progredire delle imprese meccanizzate che garantiscono maggiori guadagni ma nelle mani di pochi.
I buoi sono il motore vivente dei carri degli areneros. Al di fuori degli orari di lavoro vivono legati nelle vicinanze delle baracche con solo un metro di corda per evitare che questa si attorcigli intono alle zampe, ferendoli e comportando una grave perdita economica.
L’alba segna l’inizio: i buoi avanzano verso il fiume, e il lavoro si intreccia al ritmo del sole, spezzato solo nelle ore più torride. l’obbiettivo è estrarre quanta più sabbia possibile
Oiesse, 15 anni, dopo una giornata di lavoro in acqua prova a prendersi cura di un uccellino che si è rotto un’ala.
Roberto, 74 anni di origini nicaraguense, con 40 anni di lavoro come areneros è uno dei più vecchi lavoratori attuali del fiume. Negli anni 80, dopo aver conosciuto la sofferenza come prigioniero di guerra per due anni durante la rivoluzione Sandinista, riesce a lasciare il paese e a trasferirsi in Costa Rica trovando rifugio nel fiume e lavorando come areneros. Si ha costruito una piccola casa in lamiera bordo fiume dove vive tutto l’anno.
Lungo le sponde del fiume si trovano dislocate le baracche dove gli areneros vivono. Si tratta di piccole case in lamiera, autocostruite e senza nessuna proprietà sulla terra
Roberto (74 anni), mostra un ricordo di quando era più giovane, circa vent’anni fa, sempre nella stessa discesa bordo fiume in cui continua ancora oggi a lavorare.
I giovani dai 13 anni in su trovano l'opportunità di lavorare come areneros quando ne hanno bisogno. Ci sono diversi giovani, prettamente di origine nicaraguense, che vivono e lavorano nel fiume Tempisque.
Il fiume per gli areneros non è solo fonte di lavoro, ma costituisce la loro realtà quotidiana e permea la loro vita ed esistenza diventando parte di loro
La draga, il braccio meccanizzato in una giornata riesce a raccogliere gli stessi quantitativi di sabbia che gli artigianali raccolgono in un mese. La draga estrae insieme alla sabbia anche la terra e le pietre sul letto del fiume
La comunità del Tempisque dichiarano che la draga sta cambiando il fiume, riducendone il livello e i materiali e l’associazione è allarmata per i danni alla falda freatica per loro sempre più evidenti. Nonostante questo, la draga sta inevitabilmente sostituendo le pratiche tradizionali di estrazione e segnerà la fine dell’era degli areneros.