Fotografie di Filippo Poppi
Che rapporto abbiamo con l’ambiente? Cosa significa abitare un territorio? Queste sono le domande che hanno dato vita ad una ricerca su questi temi, una riflessione, attraverso le immagini, sulla connessione che abbiamo con il luogo, la terra. Ho esplorato varie zone dell’Emilia-Romagna, perdendomi tra colline e pianure, la mia è stata un’attenta osservazione, una contemplazione delle scene raffigurate. Prima di premere l’otturatore aspettavo che si instaurasse un dialogo tra me e il territorio, un’unione con il paesaggio.
Le fotografie sono una testimonianza di questo sentimento di totalità . Attraverso il processo di ricerca con le immagini, ho compreso meglio il significato di vivere in un luogo, la profondità che questo rapporto nasconde.
Stabilire un’intima connessione con il territorio ci permette di scoprirne in modo più profondo la sua bellezza, sorge spontaneo un senso di rispetto nei suoi confronti. Rallentare e osservare con curiosità i luoghi in cui viviamo ha la possibilità di curare il nostro rapporto con l’ambiente. Ogni luogo ha in sé un’intrinseca bellezza, accorgersi di essa può riequilibrare la nostra sensibilità, portandoci a una maggiore consapevolezza di noi stessi, dell’ambiente che abitiamo e del rapporto che abbiamo con esso.
Citando il maestro della fotografia Franco Fontana, all’inizio del suo libro “Fotografia creativa”, descrive la sua esperienza al momento dello scatto, le sue parole esprimono in maniera poetica il concetto di connessione ed immersione nell’ambiente, ci indica il dissolversi del senso di separazione tra uomo e luogo:
“A volte mi succede di trovare un paesaggio così irresistibile che dimentico tutto il resto. Lascio andare desideri, rancori, aspettative, la fretta. Lascio andare l’idea del passato e quella del futuro e rimango solo io, con la mia macchina e il paesaggio. Me ne lascio permeare: io divento il paesaggio e il paesaggio diventa me. Lo vivo. Permetto al paesaggio di riempire il mio vuoto, ne gioisco, e solo allora scatto. Mi piace dire che il paesaggio attraverso di me si fa l’autoritratto.”
Foto scattata tra le colline sopra Modena, appena dopo il tramonto, il cielo si era colorato di un’incredibile sfumatura rosa, questo è lo scatto che più mi porta ad una visione contemplativa e profonda delle scene raffigurate.
Vista su un rilievo con varie campiture a rappresentare l’intervento umano.
Foto, scattata al tramonto in un giorno d’inverno in cui il cielo era particolarmente pulito. Mi affascinavano i vari livelli che si creavano con il contrasto dei profili dei rilievi. Da notare la presenza delle abitazioni sulla destra.
Questa è la prima fotografia scattata della serie, stavo girando senza una meta precisa tra zone della campagna vicino a Modena. La scena mi trasmetteva una grande serenità, ho notato che la mia presenza come ombra mi intrigava molto, quasi come se mi unissi al paesaggio rappresentato, smettendo di essere un osservatore esterno ma parte della scena.
Scatto inaspettato durante una giornata di nebbia. A un certo punto il sole è comparso tra le nuvole, creando un’aura di mistero nell’ambiente, quasi surreale. Anche in questa foto ho voluto inserire sulla destra una presenza umana includendo alcuni edifici che appena si intravedono tra la foschia.
In questa foto ho ritratto un evento piuttosto particolare, un’intensa nebbia si insediava tra i versanti delle colline, ma era abbastanza bassa da permettere al sole di illuminare i paesaggi, creando questi effetti di velatura affascinanti.
Foto essenziale, minimalista. Volevo rappresentare questa scena estraniandola dal contesto per creare un effetto di mistero e tranquillità. Sempre presente in minima parte la presenza umana, in questo caso evidenziata dai pali sulla collina.
Quello che mi attirava molto in questa scena era la formazione nuvolosa sullo sfondo, quasi come se fosse una montagna di aria sulla pianura distesa.
Paesaggio collinare rappresentante i calanchi. Questa foto è come se fosse un libro del territorio, con tutti i particolari dati dal tempo, l’intervento umano agricolo, le varie colorazioni autunnali… ci si può perdere nella fotografia esplorandone ogni aspetto.
Uno dei vantaggi e spunti creativi dello scattare in zone con rilievi è quello di poter avere più libertà con la composizione. In questo caso ho cercato di creare un effetto di schiacciamento dei livelli e ho inserito la mia ombra e un palo della luce sullo sfondo, per creare una scena che susciti introspezione.
Quando ho visto questo scenario mi hanno attirato subito i rapporti tra le forme, mi trasmettevano un senso di armonia e la mia presenza era quasi una necessità per equilibrare l’immagine. Particolari i riflessi di luce presenti sui rami dell’albero.
Scena quasi romantica, con la presenza del cielo variegato nelle forme e nei colori dorati.
Anche questa come la precedente immagine, rappresenta un paesaggio romantico con alcuni elementi più particolari come la presenza dei due alberi in basso a sinistra, e una grande parte di cielo per enfatizzare il senso di spazio.
In questo scatto ho cercato di lavorare sulle linee della foto, dettate dalle ombre fino ad arrivare alla mia presenza come ombra. Inoltre, mi hanno colpito i riflessi di luce che creavano un effetto interessante sui cespugli in primo piano. Seguendo il tema del progetto, ho voluto includere la presenza della mano dell’uomo con le campiture che si possono osservare sulla collina nello sfondo. Mi interessava sempre avere un sottile equilibrio tra uomo e ambiente, mediato dalla mia presenza.
Questo scenario, mi ha incuriosito molto per la sensazione di misteriosa tranquillità che suscitava in me, in particolare data dalle linee che portano lo sguardo verso l’esterno e la leggera presenza delle nuvole sullo sfondo.
La luce soffusa di sfumature azzurre e rosa domina la scena, creando un evidente senso di spazio e spensieratezza.
Questo è l’ultimo scatto della serie e credo riassuma il tema di tutto il progetto: con la terra nella parte inferiore, il cielo macchiato da sfumature del tramonto, la luce soffusa, nessun soggetto in particolare. Rappresenta una totale riconciliazione con il territorio.