CRISTALLO

 

Fotografie di Filippo Poppi

La pianura è un ambiente indefinito, immerso in un’estensione senza confine, ci si sente  disorientati, senza nessun punto di riferimento. Spazi vuoti ed estesi, costellati da abitazioni  senza identità, artefatti sconosciuti e dimenticati. 

Questa ambiguità ha suscitato in me sentimenti contrastanti e criptici che attraverso le  immagini ho cercato di decifrare ed esprimere. 

La costante che mi ha accompagnato nel fotografare è un sentimento di confine tra  attrazione, fascino in contrasto a inquietudine, paura, malinconia.  

Una bellezza sottile quasi impercettibile emanata silenziosamente da oggetti e costruzioni  dimenticati, che sembrano non appartenere a nessuna linea temporale, a nessun contesto.  Dall’altro lato è presente paura, repulsione ed inquietudine data da questa desolazione e  distruzione, paesaggi lontani e sconosciuti che sembrano senz’anima. 

Ci si ritrova al centro di questa dualità che genera un’esperienza perturbata, in un equilibrio  precario tra i due estremi. 

Un ambiente che appare ferito, come se stesse piangendo silenziosamente, ma osservando  con una certa sensibilità è possibile percepire un movimento luminoso. Ritrarre queste  scene mi ha permesso di comprendere più a fondo l’anima di questo ambiente. L’atto di  fotografare si è trasformato in una “guarigione” delle ferite di questi luoghi.