Fotografie di Camilla Fatticcioni
L’estate fiorentina è torrida e satura di turisti: un girone infernale in cui la Culla del Rinascimento appare trasfigurata tra gelati dai colori psichedelici e bancarelle che ne commercializzano l’icona.
I piaceri effimeri della tipica “estate italiana” banalizzano l’identità storica e artistica di molte città della nostra penisola. Firenze è diventata invivibile per i locali ed è presa d’assalto dal turista che viene invece assecondato in una città che è cambiata per accoglierlo e spingerlo a spendere. Vedo una Firenze svuotata della sua autenticità, dove le piccole botteghe degli artigiani hanno lasciato lo spazio ai negozi di souvenir e ai franchising.
Quale sarà l’impatto a lungo termine del turismo di massa su città come Firenze, dove i piaceri fugaci della vacanza perfetta immortalata in foto lasciano dietro di sé il segno di una inevitabile decadenza culturale?