Fotografie di Bianca Tardini
Sotto il sole impietoso dei pomeriggi d’agosto, la periferia appare sospesa, l’immobilità disturbata solamente dall’esasperante frinire delle cicale. Superata la patina di placidità esiste però un equilibrio irrequieto, dettato dalla lotta annuale dell’uomo contro l’incedere della natura che indugia ai bordi delle strade, tra le crepe di cemento e mattoni, e che segna l’orizzonte ovunque si posi lo sguardo.
Limes – confine, in latino – è il racconto di un’armonia apparente che nasconde il ribollire di una convivenza forzata, benché necessaria; è la testimonianza dell’impercettibile incrinarsi della realtà lungo i bordi.













