Fotografie di Sara Perelli
Sono Sara, ho 32 anni e sono un medico specializzando in medicina d’urgenza.
Il 4 Maggio 2024 sono partita per la Sierra Leone grazie ad una ONG chiamata CUAMM che permette agli specializzandi di operare in un ospedale africano per un periodo di sei mesi.
Ho lavorato a Freetown, al Princess Christian Maternity Hospital (PCMH) che è l’ospedale di maternità di riferimento dell’intero paese.
La Sierra Leone, informalmente chiamata “Salone”, è uno dei paesi più poveri al mondo (al 181esimo posto su 191 paesi, secondo l’indice di sviluppo umano), in cui donne e bambini sono le prime vittime della povertà con una mortalità materna e infantile allarmante.
All’interno dell’ospedale manca tutto. Mancano la maggior parte dei farmaci essenziali, lo strumentario, le garze, le siringhe e persino i ferri chirurgici. L’acqua corrente non c’è e l’elettricità è precaria, quando salta viene garantita da un generatore solo quando c’è benzina per alimentarlo. Non ci sono abbastanza medicinali per tutti e le donne sono costrette a pagarsi di tasca propria i trattamenti, che sia un banale farmaco per la malaria fino ad un costoso cesareo d’urgenza per salvare la propria vita e quella dei loro bambini.
Quando sono arrivata a Freetown ho avuto la percezione che tutte le mie sensazioni ed emozioni fossero amplificate, tutto era troppo. Troppa povertà, troppi bisogni, troppa sofferenza, troppa morte e mi sono sentita impotente.
Con il passare del tempo, vivendo e lavorando ogni giorno a fianco della popolazione locale, tutto inizia però a cambiare. Ricevi sorrisi, gioia e un’immensa gratitudine per il piccolo aiuto che stai dando. Inizi a vedere cose nuove, a trovare la bellezza anche dove proprio non la riuscivi a vedere in una città sommersa da spazzatura e umidità. Inizi ad apprezzare i sorrisi, le rare giornate di sole durante la stagione delle piogge, i tramonti, i balli, le preghiere e persino i colori dei vestiti appesi ad asciugare.
Le foto del progetto sono state fatte con un vecchio iPhone del 2016 e rielaborate e post prodotte da Arianna, mia amica sin dall’infanzia che mi ha spinto a condividere questa mia storia. Sono immagini che non hanno la pretesa di essere delle perfette fotografie ma per me sono un piccolo reminder a continuare ad avere pazienza anche nei momenti difficili, ad andare avanti e cercare la bellezza in tutto quello che ci circonda.