Fotografie di Luca Santese e Marco P. Valli
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Nel 2018 i fotografi Luca Santese e Marco P. Valli hanno documentato in chiave critico-satirica la genesi della cosiddetta Terza Repubblica.
Conclusa l’esperienza del primo Governo Conte, i fotografi decidono di concentrare la propria indagine sull’attività politica e le tecniche di propaganda di Matteo Salvini, leader politico della Lega e del Centro-destra Italiano, soprannominato dai suoi stessi elettori il Capitano.
Il linguaggio di propaganda salviniano è di carattere altamente innovativo: produce costantemente fotografie in cui espone se stesso, la sua quotidianità ed il suo corpo rappresentandosi come “uomo del popolo”. Con milioni di followers, Salvini raggiunge direttamente i suoi seguaci.
Il progetto fotografico si avvale di uno stile radicalmente opposto a quello di Salvini. Ad un’estetica amichevole, pop e colorata si oppone un bianco e nero rigoroso, oscuro e distopico. Questo aspetto d’inversione non riguarda esclusivamente lo stile delle fotografie ma anche la loro organizzazione.
In principio il progetto sembra documentare fedelmente e ironicamente gli aspetti della propaganda salviniana ma nel suo svolgimento emergono i caratteri di contropropaganda che sfociano in un sottolivello di racconto immaginario proposto dai fotografi. Una risposta alla narrazione faziosa che spesso il politico utilizza.
Un uomo che ha dimostrato di avere la capacità di incarnare decine di ruoli. Dal padano all’italiano, dal padre di famiglia al fidanzato innamorato, dal goloso al tifoso, da ruspista a felpista e si potrebbe continuare a lungo.
Il Corpo del Capitano non è un lavoro sul corpo di un solo uomo, ma di una moltitudine di corpi che costituiscono un unico Corpo, quello del Capitano.