La chitarra che suonò con i Beatles

 

Fotografie di Luca Massimo Lombardo

Inghilterra, 26 aprile 1963, Shrewsbury Music Hall.
I Beatles stanno scalando le classifiche con “Please Please Me” e la Beatlesmania sta esplodendo in tutto il Regno Unito. 

Andre Wheeldon e la sua band, “Andre and the Electrons”, si trovano al Music Hall per accompagnare 4 ragazzi che avrebbero per sempre cambiato il modo di fare musica.
Andre, con la sua Stratocaster si ritrovano così parte della storia, immortalati insieme ai Beatles in una fotografia che apparirà qualche tempo dopo sul quotidiano “Shropshire Star”. 

Alcune storie cambiano il mondo, mentre altre vogliono solo essere raccontate.
Questa chitarra la storia non l’ha cambiata, ma ha impresso la vita di un uomo che 60 anni dopo, a Milano, quella chitarra l’ha ripresa in mano scrivendo canzoni e musica. Scott Andre Wheeldon, figlio di Andre, oggi insegna inglese a Milano, ma nel 100% della sua giornata scrive musica, immagina musica e pensa musica, attraverso un filo che lega un padre ed un figlio nell’eternità. In metro, nelle librerie, nei bar, nei suoi occhi azzurri e nel suo caldo sorriso sta nascendo una canzone che ci stringerà tutti insieme, che ci ritroverà nel mondo anche se persi: e quando il giorno muore, ci chiamerà per sempre con il nostro nome. 

Scott con la Stratocaster che suonò coi Beatles (Milano)

Scott e Martin scrivono canzoni (Chester)

 Scott e Martin, amicizia infinita dalla finestra (Chester)

Nei pensieri (Milano)

Diego prova una canzone (Milano)

Linea di basso (Milano)

Musica che piace (Milano)

Dolci ore (Milano)

Diego in prova (Milano)

Scott e Diego alla fine delle prove (Milano)

Scott e Martin (Chester)

Sul treno da Shrewsbury, la città di Andre (Shrewsbury)

Scott prova, Paul ascolta (Milano)

Sul balcone di Scott (Milano)

Paul si gode una sigaretta (Milano)

Scott con la “diavoletto” di suo padre Andre (Milano)