Written and directed by Sonia Marin
La pluripremiata fotografa e autrice Sonia Marin ha immortalato negli ultimi vent’anni i ricordi e la vita della nonna e della madre. Si tratta di un viaggio durato tutta la vita per ripercorrere i passi che le donne della vita di Marin hanno fatto per avventurarsi dall’Italia al Regno Unito e viceversa. Il libro fotografico Twenty Weights, Please rappresenta l’apice di questo viaggio, insieme a un cortometraggio intimo scritto da Sonia Marin e girato da Vittoria ElenaSimone, My Mum Used to Call Me Sister. Ogni aspetto di questo progetto è stato curato e presentato con amore, permettendoci di addentrarci nelle intricate narrazioni che ci riportano ai vibranti anni Cinquanta attraverso l’obiettivo della regista. “My mum used to call me sister è nato dal mio bisogno irrefrenabile di immaginare e raccontare: Ricordo che a casa sua, tra una sigaretta e una tazza di tè, i racconti di quel passato catturavano la mia immaginazione, ero affascinata e mi sembrava di esserci stata io stessa in quelle strade, in quella fabbrica e, sotto quel cielo umido… Ho intervistato mia madre e ho voluto che ricordasse quanti più dettagli possibili, e le sue parole hanno preso forma in immagini precise e ricorrenti, semplici momenti di vita quotidiana che sono tornati come doni inaspettati, regalandole un sorriso confortante. È quel senso di appartenenza che ho voluto far riemergere, un legame con quel preciso momento, un omaggio a un passato che si rimodella e ritorna come momento da contemplare. Quando ho mostrato il progetto a mia madre, credo che si sia commossa. Si è soffermata per un momento; certamente non ha chiuso le ferite, ma ha portato pace. Tuttavia, la sensazione di ciò che avrebbe potuto essere permane. Questa pesante eredità è passata da mia nonna a mia madre e ora a me, e serve a ricordare le occasioni mancate e il desiderio persistente di fare qualcosa di significativo nella vita. Anche prima di lavorare a questo cortometraggio, il testo incluso nel libro di fotografia legato a questo progetto parla di una camicia che respira quando il vento la tocca di tanto in tanto. E mi rendo conto che queste immagini, note e riflessioni ritornano sempre inconsciamente nella mia fotografia. Tutta la narrazione sta in questo: la presenza e l’assenza. La casa può sembrare vuota, ma c’è un’energia intangibile che persiste. È come una stanza piena di ricordi, una scatola dentro una scatola, ogni strato ha il suo significato”.
Sonia Marin














a short film shot in 16 mm film Kodak Vision 3
Executive Producer Luca Caizzi – C41 Magazine
Shot & Edited by Vittoria Elena Simone
Starring Giulia Giudici
Colorist Diego La Rosa
Sound Engineer Lorenzo Danniballe
Voice Over by Lydzia Azario
Music Performed by Chiara Parrini
Film Developed by Cine Lab Film & Digital @cinelabuk