Giovanni, ci siamo conosciuti al banco del nostro bar preferito. Pensavo facessi il tatuatore ma mi hai svelato che ti occupi di tutt’altro. Cosa fai esattamente nella vita?
Ciao, mi occupo di Filmaking nella vita da quando avevo 15anni iniziavo a fare i primi filmini di skate e surf, poi pian piano ho iniziato a lavorare con le Aziende e alcuni Brand, e ora con tutta la fatica del caso continuo a farlo ma sicuramente il mio sogno nel cassetto sarebbe stato fare il pasticcere, usar le mani per qualcosa di più’ concreto e tangibile. I tatuaggi fanno parte di un mio progetto personale, non e’ il mio lavoro.E’ dedicato ad amici e ha un significato personale.
Come hai iniziato a tatuare e perchè?
Un compleanno il mio miglior amico e la mia ex fidanzata han deciso bene di regalarmi una macchinetta e io non sapevo che farmene nonostante il lettering e le mie scritte le facevo già’ sulla carta ma senza un linguaggio specifico. Facevano parte di abbellimenti a Video, Fotografie, Grafiche… Il perché l’ho scoperto grazie ad un piccolo foglietto che ho trovato tempo dopo. Il foglietto era un compitino di un bambino di 6 anni delle elementari, e da li ho preso spunto per questo progetto dei tatuaggi, ossia una base malinconica che ricordi col sorriso, dove mischio anche l’ironia, che fa parte del mio carattere. Ma non e’ per niente una cazzata. anzi.
Hai fatto di queste brevi frasi un elemento distintivo. La gente porta in giro per la città le tue scritte, ce n’è qualcuna a cui sei particolarmente affezionato?
“HO SOLO SOGNI” “PEGGIO DI COSI’ NON RIESCO”
Queste frasi suonano un pò come dei claim pubblicitari ma con un taglio vagamente negativo, qual’è lo spirito che anima il tuo progetto?
Forse l’ho spiegato nel punto 2.Non e’ negativo, e’ un analisi “a volte” molto vera e sincera. Molto semplice legata ad un pensiero.
Se potessi riprodurre uno dei tuoi tatuaggi in formato gigante su una parete della città, cosa scriveresti e dove vorresti che comparisse la scritta?
Scriverei piccolissimo in una parete gigantesca. Cosa non lo so. Dove nemmeno.
Se di lasciare il segno si tratta, quale messaggio vorresti tramandare?
Nessun messaggio, io lo uso per parlare di me, o di te, mi permette semplicemente di aprirmi, esser ironico e di prendermi in giro.